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Non hai ancora trovato la tua vocazione? Ecco come scoprirla…con l’aiuto di una “ghianda”

ragazza sorriso ridere risata

Ti senti insoddisfatta delle attività che ad oggi occupano la tua giornata? Senti di non star vivendo una vita stimolante e appagante? Forse non hai trovato la tua vocazione, ecco 5 semplici modi per rimetterti in contatto con le tue attitudini.

James Hillman, psicologo analista americano, nel suo famoso libro “Il codice dell’anima” esplora il concetto di carattere e vocazione, per spiegare la sua visione rimanda all’immagine della “ghianda”: così come il seme della ghianda è destinato a diventare una quercia, così anche l’essere umano viene al mondo per percorrere una strada che porta a felicità e appagamento.

Questo però non è un percorso destinato a realizzarsi indipendentemente dall’individuo.

Anzi, non sempre è facile essere in contatto con i nostri veri interessi, le nostre passioni e i nostri talenti. Il modo in cui siamo cresciuti, le circostanze in cui viviamo, le paure, i condizionamenti, gli schemi mentali appresi durante la nostra crescita agiscono da “paraocchi” e ci impediscono di vedere la nostra giusta direzione.

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Come possiamo quindi riconnetterci con la nostra vocazione capire quale “seme” siamo?

Ecco 5 semplici esercizi che possono aiutarti a riconnetterti con la tua essenza:

  1. Torna con la mente all’infanzia. I bambini sono liberi da paure e doveri ed esprimono in libertà i talenti per i quali sono predisposti. Torna con il pensiero alla tua infanzia: cosa ti piaceva fare? Quali erano le attività che naturalmente svolgevi bene? Quali erano i tuoi giochi preferiti? Cosa suscitava la tua curiosità? Cosa ti appassionava?
  2. Mettiti in ascolto. Cerca di ritagliarti degli spazi di quiete mentale, possono essere qualche minuto di meditazione al giorno, può essere una passeggiata fatta in solitudine. L’importante è che tu crei dei momenti di tranquillità per abbassare il volume di tutti i pensieri che affollano la mente sulle cose da fare, sulle incombenze quotidiane, sulle preoccupazioni, per lasciare spazio a una voce più interiore, probabilmente inascoltata da tempo.
  1. Chiudi gli occhi e sogna in grande. Se non ci fosse alcun ostacolo, se non ci fosse alcun limite, nessun dovere e nessun vincolo, cosa faresti? Chi saresti? Come passeresti le tue giornate? Buttati senza imbarazzo, osa.
  1. Leggi i segnali. Impara a prestare attenzione alle sensazioni, a quelle volte che senti forte dentro la tua testa “ecco chi sono, ecco quello che devo fare”, alle coincidenze strane, alle persone che incontriamo e a cosa portano nella nostra vita, alle sfide che affrontiamo e all’evoluzione che ci fanno fare. La nostra vocazione lavora sempre per noi, è una chiamata gentile che dobbiamo riuscire ad ascoltare.
  1. Come ti vedono gli altri? I nostri talenti e la nostra vocazione ci caratterizzano anche a nostra insaputa. Chiedi ai tuoi familiari, ai tuoi amici, ai tuoi colleghi di descriverti.
    Per cosa si rivolgono a te? Quale caratteristica vedono spiccare in te? Con quali aggettivi ti descriverebbero?

Ma il lavoro non finisce con lo scoprire la propria vocazione. Questa, infatti, va nutrita e coltivata e infine, con pazienza, dobbiamo avere il coraggio di lasciarci guidare da essa, per condurci sulla strada a noi destinata e percorrerla con felicità!

Monica Agnesi – Iamnatural.it

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ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2022 15:59

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